Magie di Ferragosto



Mi sono svegliato con due o tre sorprese del tutto piacevoli e positive per un pigro quale io sono fin dalla nascita (appartengo infatti alla categoria dei nati stanchi…famosissima a Roma e dintorni fin dall’antichità).Le elenco in ordine cronologico.La poltroncina Manhattan, da mesi in fase calante, ha ripreso un insolito vigore e si è auto-sollevata fino all’altezza più appropriata per dialogare con il pc.Ho scoperto di avere un piede prensile, il destro, in grado di accendere e spegnere, anche col solo alluce, il medesimo computer, nonché di introdurvi od estrarre cd e dvd di musica leggera.La signora del palazzo di fronte, oltre l’aiuola del mio giardino, con uno sguardo accattivante, ha appena esposto senza veli il suo seno d’avorio sul parapetto del suo terrazzino, sorridendomi soavemente.Se non sono magie di Ferragosto queste… Viva l’Imperatore Augusto

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4 commenti su “Magie di Ferragosto”

  1. sara nathan Says:

    buongiorno, ussaro, ti ho letto su paperblog, vengo a trovarti “in casa” per dirti che questo tuo post mi è piaciuto molto, mi ha toccato dentro. grazie
    ti definisci “nato stanco” e mi fai pensare ad Oblomov, la lettura preferita di mio padre
    sara nathan

    • ussaro Says:

      Grazie, Sara.
      ‘ Nato stanco’, sì come Oblomov; ma con la voglia di cavalcare un bel cavallo bianco attraverso i boschi…Un bacio.

      • sara nathan Says:

        solo bianco? vuoi proprio cavalcare il sogno fino in fondo, fulvo, nero o grigio non ti basterebbe? Ma forse hai ragione tu, almeno nei sogni bisogna galoppare in grande, sono d’accordo.
        sara

      • ussaro Says:

        Cavalcare un cavallo bianco non è solo un sogno: è un’esigenza dello spirito che bisogna tramutare possibilmente in realtà.
        Un Ussaro come Jean Giono diceva:’Il sole non è mai così bello come il giorno in cui ci si mette in cammino.’


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